Salone del Mobile, 2018.
Tecnologia, ricerca e contaminazione dei materiali: queste, secondo noi, le grandi novità del Salone del Mobile 2018.
Nuovi sistemi e tecnologie, utilizzati alla scopo di creare spazi multifunzionali, plasmano nuovi modi dell’abitare, in cui, a farla da padrone, è sicuramente l’ambiente living.
Piani che scorrono e si integrano per nascondere fuochi e lavabi, ampi armadi con ante a scomparsa, colonne iper-contenitive ed estraibili, oltre che pensili capienti ed automatizzati, permettono di nascondere elettrodomestici e piccoli robot, trasformando la cucina da luogo puramente funzionale a fulcro della socialità della casa.
La tecnologia, dunque, incontra il design per coniugarsi in efficienza, ed il nuovo “vedo-non vedo”, nasconde o mimetizza le funzioni più tipiche, rendendo gli spazi più ordinati ma, soprattutto, più vivibili.
Nel camminare tra i vari padiglioni e stand del Salone del Mobile non abbiamo potuto fare a meno di assimilare l’esposizione di quest’anno ai concetti di bellezza ed ecologia, grazie soprattutto all’utilizzo di materiali innovativi, rispettosi dell’ambiente ma anche rivoluzionari dal punto di vista estetico.
Tra l’utilizzo dei materiali quello che desta maggiormente la nostra attenzione è, sicuramente, un nuovo impiego del “vetro tessuto”; non più adoperato solo come perfetta “vetrina”, ma anzi offuscato dall’accostamento di intelaiature in tessuto, che lo rendono velato seppur lucente, e quindi adatto per ante, pareti divisorie, cabine armadio e zone giorno. Subito dopo, troviamo sicuramente le fibre ed i tessuti dalla precisa e studiata texture, che fanno da “spalla” al legno in molti arredi da salotto, ma che ambiscono a veri e propri rivestimenti fonoassorbenti e lavabili per ambienti pubblici o da ufficio.
Infine, dobbiamo ammettere, la sensazione di linearità, rilassatezza e vivacità, che questo Salone del Mobile ci ha lasciato, è dovuta soprattuto all’impiego di colori pastello; il rosa, il verde, l’azzurro ed i toni più tenui dell’arancione, sia nei tessuti che negli arredi, fanno da “contralto” al massiccio utilizzo dei vari toni del grigio, dalla finiture in acciaio all’impiego di nuove resine ad effetto granitico.
Com’è ovvio, tutto questo non ha distolto la nostra attenzione dal legno, imprescindibile materiale ed elemento d’arredo. La sartorialità del nuovo design e la tradizione artigianale nazionale hanno reso perfino le superfici lignee delle eccellenze in modernità e tecnologia, mai scontate nei colori, nelle lavorazioni e negli accostamenti.
Il Made in Italy ha chiuso il cerchio.